ottoeventotto

Ottoeventotto #13

Ottoeventotto è il buongiorno del Backpack. Una canzone, una foto, un articolo, un video, qualunque cosa che voi di buon mattino (o quando vi svegliate) potete mettere nel vostro zaino, con la speranza che quella piccola cosa vi accompagni per tutta la giornata, o che almeno ve la faccia cominciare bene. Questa è ottoeventotto, benvenuti, anzi, buongiorno.

Ieri, lunedì 15 settembre, quasi 8 milioni di studenti in Italia sono tornati o hanno esordito a scuola. Per molti di loro era una prima volta, che fosse alle elementari, alle medie o al liceo. In molte trasmissioni radiofoniche della RAI il palinsesto è stato modificato, o meglio, ogni programma ha adattato in qualche modo il tema scuola alle sue potenzialità. Come al solito, Radio3 è stata una mosca bianca – temi non scontati, capacità di affrontarli da prospettive interessanti. Radio3 Scienza, ad esempio, è andata a spulciare il primo giorno di scuola di Stromboli e Vulcano.

[Nella foto: un primo giorno di scuola negli anni ’50, in USA]

Una delle cose più belle che si sono sentite ieri, a Radio3, nell’indifferenza generale, fra migliaia di consunti e ultra retorici commenti, è stata la lettura, da parte del curatore di Pagina3 (la rassegna culturale dei quotidiani e del web) Edoardo Camurri, di un passo da Le Piccole Virtù di Natalia Ginzburg.

[Nella foto: una scuola nel Rajasthan, in India]

Embed from Getty Images

Le Piccole Virtù è un libricino affascinante, una sorta di (auto)ritratto dell’autrice, un affresco dei suoi pensieri, in undici testi. Leggetelo, è breve e ne vale la pena.

Fra gli undici testi spicca (oltre al meraviglioso Lui ha sempre caldo; io ho sempre freddo) “Non opprimere i figli con l’idea della scuola“, il passo che Camurri ha letto durante Pagina3. Cliccando sopra al titolo potete leggerlo integralmente, questo è invece uno dei passi più belli – e su cui a Pagina3 ci si è più soffermati:

Se il meglio del loro ingegno non hanno l’aria di volerlo spendere per ora in nulla, e passano le giornate al tavolino masticando una penna, neppure in tal caso abbiamo il diritto di sgridarli molto: chissà, forse quello che a noi sembra ozio è in realtà fantasticheria e riflessione, che, domani, daranno frutti.  Se il meglio delle loro energie e del loro ingegno sembra che lo sprechino, buttati in fondo a un divano a leggere romanzi stupidi, o scatenati in un prato a giocare a football, ancora una volta non possiamo sapere se veramente si tratti di spreco dell’energia e dell’impegno, o se anche questo, domani, in qualche forma che ora ignoriamo, darà frutti. Perché infinite sono le possibilità dello spirito.

Buon secondo giorno di scuola, dunque, a tutte e a tutti.

[Nella foto: Thomas Piketty]

Embed from Getty Images

Vi ricordate di Thomas Piketty? L’autore del voluminoso Il capitale nel XXI secolo del quale avevamo discusso in un post a maggio? E’ stato recentemente intervistato da Marco Cicala per il Venerdì di Repubblica. Il quadro che ne esce, del cd Marx 2.0, è molto interessante, l’intervista si può leggere su minimaetmoralia.

Lascia un commento